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Cos’è l’uomo – parte 2

Lunedì 15 ottobre la classe II media ha partecipato ad una interessante lezione tenuta dalla professoressa di scienze umane del liceo Chesterton e il professore di scienze naturali. La domanda da cui siamo partiti è:  “Cos’è l’uomo”. Abbiamo parlato di esso come un’unità di corpo e anima, considerando così la sua natura dal punto di vista delle scienze naturali e da quello delle scienze umane. La lezione non poteva prescindere da un’importante premessa: nessuna disciplina riesce a studiare l’uomo nella sua interezza, perché l’uomo è mistero, come è mistero Colui che ci ha creati.

Claudia Pavone (Insegnante di Scienze Umane)

Della lezione fatta con la professoressa Claudia, mi sono piaciute tante cose che mi hanno fatto capire quanto io sia unica, indipendentemente da ciò che so e non so fare, e irripetibile. Mi sono sentita coinvolta quando ha detto che ci sono due modi di guardare le persone: il modo utilitaristico, in cui tu vali perché servi, sei utile a qualcosa; il modo disinteressato, che afferma il valore assoluto di una persona. Mi è capitato delle volte di creare un’amicizia in modo utilitaristico: tu sei mia amica perché sei carina, perché ci conosciamo da tempo, stiamo bene insieme, basando così tutto soltanto su un pregiudizio e non su Cristo. Un’altra cosa che mi ha soddisfatto è quando la professoressa ci ha spiegato che la persona è una realtà irripetibile ed unica; anche se abbiamo delle sorelle, dei fratelli o dei gemelli che hanno un carattere e delle somiglianze con noi non saremo mai uguali a loro.

Benedetta Falcioni

Secondo me la lezione fatta con Claudia è stata molto interessante e piena di significato. Ci ha parlato dell’unicità dell’uomo e del fatto che ciascuno di noi è irripetibile. Questa cosa che ha detto mi ha colpito molto e mi sembrava strano pensare che, se io non fossi nata, il mondo ora non sarebbe uguale. Oltre a questo, mi ha colpito il dipinto di Klimt che raffigura una madre con un bambino in braccio.  La professoressa Claudia ci ha fatto vedere anche un altro quadro dello stesso autore, ma la mamma questa volta aveva due bambini, per farci capire che lei dona lo stesso amore ad entrambi. Mi è venuta in mente la parabola della pecora smarrita e del pastore che lascia tutto il gregge per cercarla: è così anche la madre, che farebbe di tutto per riavere il figlio perduto, anche se a casa ha altri figli.

Franziska Mangone

La lezione della professoressa Claudia di lunedì scorso mi è piaciuta molto, soprattutto il fatto che ogni uomo è unico e irripetibile. A volte ci capita di dire che noi siamo meglio di altre persone ma questo è sbagliato: io ho delle qualità che l’altro non ha, ma non vuol dire che io sono più brava di lui; lui di sicuro ha delle caratteristiche che io non ho.

Elisa Poli

Di quello che abbiamo fatto con Claudia mi è piaciuto un po’ tutto, in particolare le citazioni degli scienziati e quando Claudia ha detto che un embrione è già un uomo per cui ha diritto di vivere. Abbiamo parlato dell’unicità dell’uomo e di tutte le persone che hanno problemi o difficoltà nel fare qualcosa. Mi è piaciuto anche l’esempio della mamma a cui muore un bambino: il dottore cerca di consolarla dicendo che ci sono altri figli a casa che l’aspettano, ma non può riuscirci perché ogni figlio è unico e irripetibile. Abbiamo poi parlato dell’amicizia che può essere: utilitaristica o disinteressata. Guardare l’amicizia in modo utilitaristico è quando una persona è accettata perché serve, mentre l’amicizia disinteressata è quando qualcuno accettato per come è.

Silvia Pellei

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