A pochi giorni dalla ripresa delle lezioni, è ripartito il tran-tran scolastico quotidiano! Nuovi propositi, nuovi argomenti, nuovi filoni da presentare ai ragazzi… ma con lo spirito di sempre, gli stessi richiami, le stesse motivazioni (per Chi lavoriamo). Noi professori ci siamo incontrati d’estate per questo. È senza dubbio stimolante e divertente programmare insieme il nuovo anno scolastico. Tra una coppa di gelato e un bicchiere di tè freddo, due risate e lo spray antizanzare che passa di mano in mano, è venuto fuori un lavoro interessante che non vedevamo l’ora di iniziare! Clima frizzante, promettente, a tratti teso: siamo sui blocchi… pronti, partenza… start! Lo sparo: è il suono che accompagna l’impatto. L’impatto di due facce che si incontrano. Abbiamo davanti degli occhi stracolmi di desideri, bisogni, urgenze. Dobbiamo guardarli questi occhi, starci davanti, dire loro: “Sì, lo so, capisco… ma vieni qua che non sei solo, proviamo insieme”. È difficile sostenere una responsabilità così grande, dà le vertigini; la sproporzione tra la profondità infinita di un cuore bisognoso e il limite della capacità umana di rispondergli… e chi potrebbe mai reggerla? Noi! Dobbiamo! I nostri ragazzi vogliono in primis essere guardati, considerati, accolti, abbracciati, accompagnati… amati; i più grandi cercano anche il senso, il significato della loro esistenza, il loro posto su questa terra. La nostra certezza, che desideriamo offrire loro, è quella descritta dalle parole di Benedetto XVI: “la felicità, è qualcosa che tutti desideriamo, ma una delle grandi tragedie di questo mondo è che tanti non riescono mai a trovarla, perché la cercano nei posti sbagliati. La soluzione è molto semplice: la vera felicità va cercata in Dio. Lui solo può soddisfare il bisogno più profondo del nostro cuore”. Proprio perché quel cuore, infinitamente profondo, lo ha creato! La nostra preghiera è che il Signore dia a noi insegnanti la forza, la costanza e gli strumenti per testimoniarlo e comunicarlo ai nostri ragazzi.
Alexandra La Torre, insegnante di Storia
Il punto di vista degli alunni
Queste prime due settimane nella nuova scuola sono state bellissime perché i miei compagni di classe sono tutti simpatici, così come i professori. Prima di traferirmi, quando abitavo a Civitanova Marche, avevo paura di questa nuova esperienza, ma adesso sono sicura che non c’è bisogno di avere paura, che le difficoltà si affrontano piano piano, con l’aiuto degli altri e il massimo impegno. Il primo giorno di scuola si è svolto a Santa Lucia. Anche se, inizialmente, mi sono sentita in imbarazzo, sono stata accolta dalle compagne, molto simpatiche, che mi hanno fatto divertire. I seguenti giorni, li abbiamo trascorsi a scuola, a Porto d’Ascoli. Isabel è la mia compagna di banco ed è molto simpatica e intelligente. Rebecca fa ridere senza fare niente: solo vedere la sua faccia sorridente mette allegria! Veronica, con i capelli che si arriccia con le mani, ha le sopracciglia così bionde che quasi non si vedono e anche lei è simpatica. Giorgia di solito è chiacchierona e allegra, a volte strana. Anche Laura e Lucia sono molto piacevoli. Negli ultimi giorni siamo tornati a fare lezione a Santa Lucia ed è stato bellissimo stare sul prato. Qui è tutto meraviglioso e più bello. Vedere il mare e il verde mette gioia. Guardare le tartarughe, le papere e dondolarsi sull’amaca a ricreazione è rilassante e anche studiare è più facile! Insomma, credo che questa realtà sia bellissima e spero che lo sia anche per gli altri. Auguro alla scuola di essere sempre forte e piena di persone pronte ad aiutare il prossimo nell’amore di Cristo e di avere fede sempre come adesso. Nei professori e nei ragazzi, che sono molto maturi, si vede la differenza che viene da un insegnamento cattolico. Ringrazio ancora i miei genitori per aver scelto di dare tutto per me, è la miglior scelta che potevano fare e ringrazio Dio per averglielo fatto capire!
Rayssa, nuova alunna della Seconda Media
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