Fatevi una risata!
- Scuola Libera Gilbert Keith Chesterton
- 4 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Uno dei generi narrativi ai quali ci siamo avvicinati, in quest'ultimo periodo dell'anno in prima media, è quello dei racconti umoristici. In particolare stiamo leggendo brani in cui la comicità nasce dai giochi di parole, dai possibili difetti della comunicazione e dagli equivoci derivati dalla polisemia di alcuni termini. Ridendo delle situazioni esilaranti che tali aspetti possono causare nella comunicazione, abbiamo preso maggior coscienza di alcune dinamiche della lingua italiana e abbiamo anche imparato a sorridere dei nostri errori per poi correggerci!
Inoltre ci stiamo esercitando nella scrittura creativa umoristica imitando famosi autori di questo tipo di narrativa.
Eccone un esempio basato su una storiella di Achille Campanile.
Buona lettura e.... Fatevela una risata!!!
La professoressa Chiara Grazioli

“I gemelli Basso della Bassa”
In un pomeriggio di bassa stagione, nacquero nella Bassa i gemelli Basso.
Crescendo tutti e due amavano in particolare la musica, gli animali e le carte. Per distinguerli, uno lo chiamavano il Basso basso (per via della sua statura) e l’altro il Basso alto.
Basso basso amava gli animali perciò prese un cane di nome Asso che per tutti in paese era l’Asso del Basso basso. L’altro gemello era bravo nelle carte quindi lo chiamavano il Basso alto che era un asso!
Nel tempo libero il Basso alto suonava il contrabbasso e chi lo ascoltava diceva:” Il Basso alto è un asso nel contrabbasso e nelle carte!”. Il Basso basso aveva anche lui la passione per la musica. Prese lezioni di basso e nei concerti durante le presentazioni dicevano:” Al basso il Basso basso!”. Era bravissimo e in paese tutti lo chiamavano il Basso basso asso nel basso, padrone di Asso!
Un brutto giorno, Asso del Basso basso, asso del basso, morse suo fratello. Il giorno seguente sulla Gazzetta della Bassa apparve una notizia stupefacente:
“Asso del Basso basso, asso nel basso, morde Basso alto asso nel contrabbasso e nelle carte, gemello del Basso basso, asso nel basso e padrone di Asso, figli di Basso!”
Paolo Cacaci, alunno di I media.
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