Questa settimana, nel mezzo della Quaresima, ho scelto una frase impegnativa. Tutti vogliamo essere amati, tutti sbracciamo per essere riconosciuti, per mostrare quello che valiamo (secondo noi), perché gli altri se ne accorgano e ce lo riconoscano. Il cardinal Merry del Val, in questa preghiera che recitava alla fine di ogni Santa Messa, chiede invece la grazia, il dono di desiderare che gli altri siano più amati di lui. Quanta libertà nel poter essere felici di ciò. Noi che in fondo siano sempre un po’ vanitosi e invidiosi, noi che vorremmo essere apprezzati e cercati per le nostre belle qualità…. Se riuscissimo a liberarci del nostro orgoglio, un po’ ogni giorno, saremmo più sereni. Preghiamo di desiderare di essere anche noi miti e umili di cuore.
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