Anche quest’anno, nonostante sia stato un anno fuori dal comune, i nostri ragazzi devono affrontare il fatidico ESAME! Alcuni di loro lo hanno già sostenuto, altri lo faranno nei prossimi giorni, speriamo.
Per prepararci insieme (dopo la fatica delle lezioni online!), finalmente ci siamo ritrovati a Santa Lucia, sui suoi bellissimi prati verdi.
Anzitutto, l’emozione di rivederci. Per noi adulti, la gioia di vedere i nostri ragazzi più belli, più alti, più “grandi” di come li avevamo lasciati, in quei malinconici giorni di inizio marzo. Forse anche per i ragazzi è stato emozionante rivederci. Lo abbiamo intuito dall’esitazione, un po’ timida, con la quale si rivolgevano a noi. Poi, a poco a poco, abbiamo ricominciato a scambiarci le battute scherzose di sempre. E l’antica familiarità è tornata.
Abbiamo affrontato insieme la fatica dello studio, quello vero, quello che costringe un ragazzo ad escludere ogni cosa intorno a sé, per capire cosa c’è scritto su quel benedetto libro, raccontarlo all’insegnante, che lo corregge e gli chiede di ripeterlo ancora una volta…abbiamo trascorso in questo modo diverse giornate di sole e piogge improvvise, e poi di nuovo tornava il sole!
Quest’anno ho seguito anche i ragazzi di terza media, che hanno affrontato il primo esame importante della loro vita, uno di quegli esami che regalano “un pezzo di carta”. E come sempre, l’umanità, in tutta la sua infinita varietà e ricchezza, si è mostrata ai miei occhi. Ciascun ragazzo ha vissuto questi giorni a suo modo. C’è quello che ti dice “non ce la farò mai”, e tu cerchi di rassicurarlo, gli racconti degli esami che hai superato, la paura, la tensione, e poi, alla fine, la gioia. C’è quello che apparentemente non si preoccupa, ma poi, l’ultimo giorno, si fa prendere dal panico. C’è quello che vuole farsi interrogare continuamente, quello che dice di avere sonno, quello che ha sempre bisogno di mangiare, quello che arriva a Santa Lucia con la metà del materiale necessario, quello che ti chiede a che ora precisa finiremo di studiare, perché poi ha una partita importante, quello che ti parla del regalo promessogli dai genitori per la promozione, quello che non ha proprio capito cosa deve fare…
Abbiamo lavorato ai power point. È stato divertente scegliere insieme ai ragazzi foto, colori, testi, video, costruire un discorso, il più possibile ampio e coerente, su un argomento scelto da loro, che rispecchiasse un loro interesse, una loro passione. Quest’anno i temi erano: “Il volo”, “Il coraggio”, “La diversità”, “La bellezza”, “La vetta”, “La speranza”, e tanti altri, tutti belli e originali. C’era anche un lavoro sulla Nutella!
Poi, lentamente, ma inesorabilmente, il giorno dell’esame è arrivato. I ragazzi lo hanno sostenuto online. Tutti hanno dato il massimo. Tutti sono stati promossi. E ora sono in vacanza.
Chissà se erano veramente consapevoli di vivere, a Santa Lucia, gli ultimi giorni di scuola media. Chissà se ora pensano mai a ciò che la vita gli offrirà, dal prossimo settembre. Alcuni di loro se ne andranno per frequentare un’altra scuola. Altri resteranno con noi, alle superiori. Ci auguriamo che il loro gruppo non si disperda, che la loro amicizia prosegua, per il resto della loro vita. Perché quanto hanno vissuto di bello e di importante non vada perduto, ma cresca con loro.
Alcuni di noi “prof” perderanno delle classi e ne troveranno di nuove. Noi insegnanti soffriamo sempre un po’ della sindrome del “nido vuoto”, che nel nostro caso, potremmo definire sindrome dell’“aula vuota”. Vediamo andare via intere classi a cui abbiamo dato il meglio di noi, per anni. Come potremo dimenticare il volto di tanti ragazzi che ci hanno fatto preoccupare, sorridere, arrabbiare, emozionare! Il distacco è un po’ triste. Ma il prossimo anno le nostre aule si riempiranno di altre persone, altre storie da amare.
Come potremo dimenticare i bei volti di due nostre ragazze che sono cadute, si sono rialzate, hanno lottato e hanno vinto! La loro storia è la nostra storia, e noi siamo orgogliosi di loro!
Siamo grati al Signore che ci rende partecipi del Suo divino Progetto, eterno e sapiente, che si chiama Vita. Anche quest’anno la fatica è stata tanta, le difficoltà non sono mancate, ma la messe è stata abbondante.
Buone vacanze a tutti! E arrivederci!
Una prof
Nelle foto: i ragazzi della terza media durante il colloquio orale, svoltosi online con la commissione.
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