"Il Gala è sempre una grande festa e l’occasione per i nostri figli di stupirci con esibizioni di cui non li avremmo mai pensati capaci. Sono stati come sempre tutti bravissimi, impeccabili, precisi. Abbiamo visto nostro figlio concentratissimo, calato nella parte e sicuro nell’esibirsi di fronte a così tante persone. Noi genitori abbiamo cercato di contribuire con la ricerca degli sponsor e con i premi della lotteria. Purtroppo non siamo riusciti a partecipare alla preparazione dei vestiti e dei centrotavola come invece abbiamo fatto lo scorso anno, ma cercheremo di recuperare il prossimo anno perché è un bel momento di condivisione con gli altri genitori e con i professori.
Quest’anno lo spettacolo è stato particolarmente suggestivo perché i nostri ragazzi con le loro esibizioni ci hanno raccontato una storia: la storia di re Alfred. Re Alfred è ognuno di noi quando ci troviamo in quelle situazioni che i nostri calcoli mentali ed i confini delle nostre capacità umane ci fanno definire “senza speranza”, quando ci sentiamo finiti, persi, senza via d’uscita, senza segni di “vittoria”. Questa storia ci racconta che, al di sopra delle nostre possibilità, c’è una Forza Soprannaturale che ci aiuta nel nostro percorso e che bisogna solo avere fede, anche senza una speranza e continuare a camminare sulla buona strada e gettare il cuore al di là dei nostri ristretti ragionamenti, oltre i limiti delle nostre capacità umane, per ottenere ciò che il cuore desidera a e che Dio vuole per noi: il nostro bene e la felicità.
A tal proposito ci ha colpito particolarmente una frase del discorso di fine anno di una delle ragazze di quinto superiore, che diceva che “durante il cammino vediamo le difficoltà che si sciolgono da sole.” Questo è vero, è l’opera di Dio che ci mostra così il suo intervento nelle nostre vite. L’avere fede senza una speranza è un tema che abbiamo sperimentato personalmente questo’anno. Ma percepiamo costantemente e continuamente l’intervento di Dio nelle difficoltà, la Sua luce nei momenti bui.
Tornando allo spettacolo, la scena finale è stata particolarmente emozionante. È stata toccante perché si aveva la sensazione che la Madonna volesse avvolgerci tutti nel suo manto materno e protettivo.
E “last but not least”, come dicono gli inglesi, il ballo genitori figli, ci regala sempre un momento di allegria, delizia ed abilità. Questo’anno avremmo potuto prendervi parte per la prima volta, ma per vari motivi non abbiamo partecipato. Abbiamo comunque ancora quattro anni di tempo (se Dio vuole) e speriamo che prima o poi mio figlio mi conceda questo ballo!"
Giuseppe e Luana, genitori di Davide di I superiore
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