Quest’estate il lavoro dei collegi docenti è stato particolarmente fruttuoso. A casa della prof di diritto, nelle “fresche” sere di luglio e agosto, tra fette di anguria e coppe di gelato, abbiamo elaborato un progetto particolare da proporre agli studenti delle superiori.
Stamattina è stato presentato, al biennio della scuola Chesterton, un percorso multidisciplinare intitolato Il Viaggio.
Con il supporto di un efficace power point, la docente di italiano ha introdotto il tema partendo dal personaggio di Ulisse. Lo troviamo nel momento in cui è bloccato sull’isola di Ogigia dalla ninfa Calipso, è lei stessa a dirlo prima di lasciarlo partire: “Il mare non è più invalicabile per te! Io ho voluto che ti apparisse così!”
Ognuno di noi ha “una Calipso” in grado di bloccare il nostro viaggio, qualcosa che ci impedisce di salpare. Qual è la nostra Calipso? Sappiamo riconoscerla? Cessato l’incantesimo, finalmente Ulisse è libero di partire, di tornare ad Itaca, meta chiara, amata, agognata. E noi? Dove vogliamo andare? Verso cosa siamo diretti?
Un viaggio comporta necessariamente prove, difficoltà, sacrificio, dolore. Una volta partiti, abbiamo il coraggio di Ulisse per affrontare la strada che abbiamo di fronte?
Un altro personaggio che ci aiuta a capire meglio il nostro percorso è Marco Polo. Durante il suo viaggio osserva tutto, ogni cosa lo meraviglia… Arrivato in Cina si guadagna l’affetto del Gran Khan grazie alla sua passione per la conoscenza. Marco Polo ci insegna che viaggiare vuol dire: guardare ogni cosa con entusiasmo, essere disposti ad imparare, trattenere (scrivendo, riflettendo, facendo silenzio) ciò che stupisce, saper “leggere” i segnali nascosti (se gli occhi e le orecchie sono aperti tante cose si svelano).
Un altro compagno di viaggio è, nel nostro percorso, san Francesco d’Assisi: lui, giovane, bello e pieno di ambizioni, ha sperato di conquistare ancora più ricchezze e gloria ed è stato, invece, toccato da Qualcosa di misterioso che ha cambiato lo scopo della sua vita; Francesco nella relazione con Dio, nel rapporto intimo con Lui si è rivestito di umiltà, vivendo di amore e gratitudine per Colui che lo ha abbracciato.
Può capitarci anche che la strada intrapresa ci conduca dove non immaginavamo, può succederci di smarrire la rotta, di perdere l’orientamento; cercheremo alloro una luce, un faro. Quali sono i nostri punti di riferimento? Abbiamo qualcuno a cui aggrapparci, a cui chiedere aiuto in caso di difficoltà?
Al termine della “presentazione-dialogo” del tema, che verrà ripreso e approfondito in altre lezioni, gli studenti sono stati invitati a loro volta a presentare proposte interessanti e concrete per “mettersi in viaggio” insieme durante quest’anno scolastico.
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