Poco prima di Natale, ho deciso di ripetere il piacevole esperimento di una lezione di laboratorio in francese, insieme agli alunni di secondo alberghiero e la professoressa di cucina. Anche questa volta la scelta é ricaduta su un ottimo dolce: il Paris Brest. Così ho iniziato ad elencare loro gli ingredienti necessari e, ascoltando solo le mie indicazioni in lingua, i ragazzi sono passati alla preparazione vera e propria. Antonio ha realizzato un’ottima pasta choux che ha poi disposto a forma di corona sulla carta forno e decorato con mandorle sottili. Margherita ha preparato una buonissima crema. Per terminare, hanno tagliato in due la corona, l’hanno farcita con più strati di crema e hanno posto sopra l’altra parte, decorando il tutto con delle mele caramellate e una spolverata di zucchero a velo. Come l’anno scorso, si è rivelata un’esperienza molto interessante perché gli alunni si sono divertiti imparando qualcosa in più in cucina e accrescendo la loro conoscenza della lingua francese, esercitandosi nella comprensione orale. È stato bello vedere che i ragazzi hanno apprezzato e messo impegno in qualcosa che a loro piace. Abbiamo scoperto che anche attraverso la preparazione dei piatti si può conoscere anche qualcosa della cultura di un paese: in questo caso, la forma del Paris Brest ricorda la ruota di una bicicletta perché il pasticcere la inventò ispirandosi alla famosa gara ciclistica da cui prese il nome. Infine é stato utile anche per me perché é sempre interessante apprendere qualcosa in più nell’arte culinaria.
Michela Vitaletti, Insegnante di francese all’istituto alberghiero Chesterton
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