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Mi familia

Ogni anno il primo giorno di scuola in primo superiore è come il primo giorno di scuola in assoluto per me. Entro nell’aula con quel brivido nello stomaco, so già che la mia fama mi ha preceduto, vengo travolta dagli occhi incuriositi, spaventati e allo stesso tempo felici di ritrovarsi in un nuovo ciclo della loro vita, quello delle superiori, quello della maturità.

Anche quest’anno ho avuto la stessa sensazione, però anche per me la loro fama già li aveva preceduti, per questo motivo io e Marta (l’altra insegnante di spagnolo della scuola) avevamo fatto una programmazione con molte idee creative e divertenti da proporre a loro.

La prima che si è presentata è stata quella di fare l’albero genealogico della famiglia. La cosa, da sempre, mi incuriosisce molto, perché attraverso questo possiamo conoscere meglio gli studenti con cui condivideremo i prossimi 5 anni.

Cerco sempre di spiegare loro la famiglia e l’importanza dei legami famigliari. Cerco di far dire a loro a chi credono di assomigliare, quale caratteristica hanno ereditato e da chi.

È anche attraverso questo lavoro che iniziamo la fase delle descrizioni fisiche e caratteriali, pertanto un momento molto importante a cui tengo molto.

Quest’anno alla proposta dell’albero genealogico, in un primo momento, alcuni hanno reagito bene, altri non hanno dato molta importanza a questo lavoro, ma quello che non mi aspettavo è stato ciò che ha realizzato una studentessa, che ha compreso perfettamente quello che cercavo di far capire e mi ha sorpreso positivamente.

Segue la sua impressione di questo primo momento scolastico e principalmente di questa proposta. “Mi familia”.

La prof. Helena Trentin

Ormai sono passati tre mesi dall’inizio della scuola e devo dire che sono molto contenta e soddisfatta. Frequento il primo anno del liceo delle scienze umane e mi trovo in una classe di nove alunni! Ancora sento la mancanza dei mei compagni delle medie e anche di alcuni prof, ma assieme ai miei nuovi compagni d’avventura stiamo cercando di creare un bel rapporto d’amicizia che ci possa accompagnare per tutta la vita. Il mio percorso scolastico sta avanzando e anche i miei studi stanno aumentando: infatti sto apprendendo nuove materie come il diritto, le scienze umane, lo spagnolo etc. Inizialmente pensavo che fosse molto difficile imparare una lingua innovativa come lo spagnolo, anche perché alcuni amici delle classi superiori mi avevano riferito che la professoressa Helena parlava solo la propria lingua e per questo motivo mi ero preoccupata un po’.  Questa non era una bugia,  ma è anche vero che gli insegnanti della nostra scuola non ti lasciano mai indietro e se non comprendi un argomento te lo spiegano e te lo rispiegano con un’infinita pazienza, fino a quando non sei sicuro di averlo capito. Le prof di spagnolo sono due: c’è anche Marta. Durante le prime lezioni mi sembrava un po’ strano chiamare “professoressa” una ragazza con la quale parlavo, scherzavo e facevo servizio ogni sabato a Santa Lucia, ma alla fine pensandoci un po’, tutti i prof prima di essere delle persone da rispettare devono essere degli amici… Non è questo che ci insegna la scuola? Le loro lezioni a noi alunni permettono di imparare la lingua anche tramite il gioco, gli indovinelli e i cruciverba. La scorsa settimana l’argomento dell’unità del libro era la famiglia e come compito dovevamo ricreare il nostro albero genealogico. Per me è stato proprio divertente! Lunedì quando ho presentato il mio cartellone all’intera classe la prima frase che ha detto la prof è stata: “Me Gusta!”. Sono stata molto contenta nel vedere la prof Helena più compiaciuta di me per qualcosa di veramente semplice come un compito da svolgere per casa. Il mio consiglio per i miei compagni di scuola è quello di appassionarsi allo studio per far contenti anche i nostri docenti che si spendono tanto per noi!

studentessa Benedetta Falcioni – I° Liceo

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