Giovedì 27 settembre, su invito di padre Joseph R. Johnson, la scuola Chesterton si è recata a Roma per visitare la Basilica di San Pietro.
Padre Joseph, sacerdote della parrocchia della Sacra Famiglia di San Louis Park in Minnesota, è un amico della nostra scuola sin dal gemellaggio del 2014 con la nostra omonima Chesterton Academy.
Nell’occasione della visita dei nostri alunni a Minneapolis, Padre Joseph si era reso disponibile a farci da guida nella Basilica di San Pietro.
E così, alla prima occasione, gli alunni accompagnati dai professori, sono partiti per “conquistare Roma”!
Prima di arrivare alla Basilica di San Pietro, i professori hanno accompagnato i ragazzi attraverso il centro di Roma. Durante la passeggiata ci siamo fermati presso piazza Navona, poi abbiamo visitato la Chiesa Nuova. Qui ci siamo fermati per pregare di fronte la tomba di San Filippo Neri, detto dai romani “Pippo buono”, tanto era gentile e premuroso nei confronti delle persone che incontrava.
Dopo pranzo, freschi e rifocillati, ci siamo messi in coda per poter entrare a San Pietro. A dire il vero, entrare non è più così facile come un tempo. Sembra più di fare un check-in in un aeroporto piuttosto che entrare in chiesa, per via di tutti i controlli a cui si viene sottoposti.
Dopo varie vicissitudini, siamo comunque riusciti ad arrivare di fronte alla facciata della Basilica: colpisce sempre per la sua grandezza. Questa è la chiesa più importante di tutta la cristianità, ci ha spiegato Padre Joseph, ed è stata costruita sul fianco del colle Vaticano che, in epoca romana, era fuori la città di Roma ed ospitava la villa di Nerone.
Per secoli la tradizione ha raccontato che, sotto la Basilica, c’è la tomba del primo apostolo Pietro. Solo alla fine del Novecento, in seguito a scavi archeologici, sotto il pavimento dell’altare è stata ritrovata su una parete rossa, di epoca romana, un iscrizione greca: “Petros enì” , Pietro è qui. Per cui, la Basilica di San Pietro fu effettivamente costruita sopra la tomba dell’apostolo.
La Basilica però non ha avuto sempre questo aspetto: fino al Cinquecento era presente la basilica costantiniana fatta costruire dalla mamma di Costantino, Sant’Elena, più volte rimaneggiata. Successivamente, si decise di ricostruire una nuova Basilica in stile rinascimentale. Per tale ricostruzione si impiegò circa un secolo con il susseguirsi di più artisti, tra i quali Michelangelo.
La nostra guida si è poi soffermata sull’abside per spiegare la scultura della cattedra di San Pietro. Questa scultura rappresenta una sedia sospesa nel vuoto con al di sotto i quattro dottori della Chiesa: due dell’occidente (Sant’Agostino e Sant’Ambrogio) e due dell’oriente (San Giovanni Crisostomo e Sant’Atanasio). I dottori sono posti sotto questa sedia con le mani che sfiorano i piedi della sedia, ma non li toccano: ciò sta a significare che la Chiesa è retta in primis dallo Spirito Santo (rappresentato da una colomba) poi dai dottori che le sono vicino, la chiariscono e la diffondono .
Per tutti i partecipanti alla gita, seppur avessero visitato la Basilica di San Pietro molte volte, si è avverata la frase di Chesterton che afferma: “C’è una legge scritta nel più oscuro dei Libri della Vita, ed è questa: se guardi una cosa novecentonovantanove volte, sei perfettamente al sicuro. Se tu la guardi la millesima volta, sei nello spaventoso pericolo di vederla per la prima volta”.
Marco Pellei (Insegnante di matematica)
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