Martedì scorso, 5 Ottobre, io e la mia compagna di classe, durante la lezione di Igiene e Cultura Medico Sanitaria, abbiamo approfondito, con la nostra professoressa, il PH della pelle. Attraverso un sistema di misurazione basato su una scala di 14 valori, abbiamo misurato la quantità di ioni di idrogeno che sono presenti in una sostanza acquosa. In base alla scala dei valori le sostanze possono essere catalogate come ACIDE (se in acqua fanno aumentare la concentrazione degli ioni H+ e il PH va da 0 a 6), NEUTRE (se il PH va da 5.5 a 7), ALCALINE (se in acqua fanno aumentare la concentrazione degli ioni OH- e il PH va da 8 a 14).
Dopo aver ascoltato molto attentamente la spiegazione io e Gemma ci siamo divertite a fare esperimenti per misurare il PH di diverse sostanze. Abbiamo iniziato con del succo di limone che è molto aspro, Abbiamo proseguito con l’olio di oliva, l’aceto, il detersivo per i pavimenti, l’alcol e la candeggina. La prof. ci ha fornito il materiale, ovvero due siringhe e una cartina tornasole. Questa carta di colore arancione assume un colore diverso a seconda della sostanza che vi si versa e per ogni colore che assume c’è un numero corrispondente, ad esempio il blu ha valore 11, il verde 7, ecc. Quindi il PH è l’unità di misura dell’acidità e della basicità di una soluzione acquosa.
Abbiamo scoperto che il limone, l’aceto e l’acido muriatico sono sostanze acide, mentre l’ammoniaca è basica, e appreso che anche la nostra pelle è leggermente acida, soprattutto in alcune zone, con lo scopo di proteggerci da microrganismi dannosi per la salute.
Giorgia & Gemma, I superiore, Istituto professionale – Operatore di Benessere
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