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Tutelati dalla Costituzione, bistrattati dal Governo

In queste settimane la nostra scuola sta vivendo un momento di particolare incertezza. Non solo la quarantena impostaci per il Covid-19 ci ha costretto a rivedere le modalità dell’insegnamento, costringendoci a modalità a distanza che rischiano di compromettere l’educazione, la quale presuppone sempre un contatto umano, ora proibito o fortemente limitato. In più la nostra scuola affronta l’incertezza riguardo i tempi e i modi degli esami di idoneità dei nostri studenti.

Proponiamo di seguito una rassegna dei contributi pubblicati sulla stampa e sui social network nelle ultime settimane. Potete seguirci anche su Facebook e Instagram.

Burocrazia ed ideologia stanno mettendo a dura prova le decine di #scuoleparentali d’Italia, figlie di un dio minore per questo governo e questi burocrati. Molti daranno gli esami di idoneità a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico e la maturità a metà settembre | 1 — Scuola Chesterton (@ScuolaChest) June 17, 2020

Burocrazia ed ideologia stanno mettendo a dura prova le decine di #scuoleparentali d’Italia, figlie di un dio minore per questo governo e questi burocrati. Molti daranno gli esami di idoneità a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico e la maturità a metà settembre. | 1

Se credete in quello che facciamo, aiutateci diffondendo queste notizie che non oltrepassano il muro dell’informazione ufficiale di regime. Tutelati dalla #Costituzione, bistrattati dal Governo! Oggi noi, domani anche voi (se ancora non l’avete inteso)! | 2 — Scuola Chesterton (@ScuolaChest) June 17, 2020

Se credete in quello che facciamo, aiutateci diffondendo queste notizie che non oltrepassano il muro dell’informazione ufficiale di regime. Tutelati dalla #Costituzione, bistrattati dal Governo! Oggi noi, domani anche voi (se ancora non l’avete inteso)! | 2

L’#educazioneparentale è un diritto di libertà tutelato dalla #Costituzione ma in Italia dà diritto a fare gli esami durante l’estate o a settembre mentre gli altri alunni vanno al mare, in discoteca, al cinema, al centro commerciale #Covid_19 — Scuola Chesterton (@ScuolaChest) June 17, 2020

L’#educazioneparentale è un diritto di libertà tutelato dalla #Costituzione ma in Italia dà diritto a fare gli esami durante l’estate o a settembre mentre gli altri alunni vanno al mare, in discoteca, al cinema, al centro commerciale #Covid_19

Da iltimone.org:

“Che il governo italiano non abbia troppo a cuore l’istruzione, o comunque non sia in grado di occuparsi con l’attenzione che merita del comparto scuola, lo si era già purtroppo compreso dal trattamento riservato alle scuole paritarie, del tutto dimenticate, con conseguenze potenzialmente devastanti anche per le stesse scuole statali, che rischiano a breve di trovarsi a fronteggiare una marea ingestibile di nuove iscrizioni. Ora però dell’infelice linea governativa sul tema giunge una nuova conferma; ci riferiamo alle scuole parentali, la cui programmazione da qui ai prossimi mesi – in particolare per quanto riguarda le date degli esami – pare a dir poco discriminatoria. Il Timone ha deciso di approfondire la questione avvicinando Giuseppina Clementi, mamma e insegnante di quattro alunni della scuola parentale G.K. Chesterton di San Benedetto del Tronto.

Signora Clementi, dopo aver snobbato le scuole paritarie, il governo sembra proprio essersi dimenticato anche delle scuole parentali, non è così?

«L’istruzione parentale, oltre che un diritto costituzionalmente riconosciuto alle famiglie, è un modo di assolvimento dell’obbligo scolastico. In poche parole, i nostri studenti non sono studenti di serie B ma ragazze e ragazzi che fanno un percorso scolastico serio e devono sostenere ogni anno un esame finale piuttosto impegnativo. Ebbene, ad oggi non sappiamo ancora quando i nostri studenti potranno concludere il loro anno scolastico: “Entro il 1° settembre” stabilisce infatti l’ordinanza del Miur del 16 maggio. Praticamente con il riavvio del nuovo. Più che una dimenticanza, ci sembra quindi una vera e propria discriminazione».”

“Cosa chiedono le scuole parentali? «Chiediamo che gli esami di idoneità in presenza debbano essere svolti entro il 30 giugno e non entro il 1° di settembre», dice Giuseppina Clementi. «Riteniamo inoltre che l’esame debba consistere esclusivamente in un colloquio orale, su tutte le discipline, sull’esempio di quello di maturità poiché lo stato di emergenza, che terminerà il 31 luglio 2020 (decreto legge 25 marzo 2020 n. 19), impone una scelta di buon senso e di responsabilità per evitare il contagio. Le stesse richieste valgono per i nostri candidati alla maturità». Gira voce che presto dovrebbe uscire un nuovo decreto per risolvere il problema dei privatisti, per evitare cioè che debbano dare la maturità a settembre. Per adesso si son viste solo petizioni online di privatisti disperati.”

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