Praticare lo spagnolo, non soltanto studiarlo! Il racconto di una studentessa dell’approccio vivo alla lingua proposto a scuola.
Ciao a tutti, sono Rebecca, un’alunna del terzo liceo delle scienze umane. Da parecchi anni studio lo spagnolo ed è questa una lingua che mi ha sempre affascinato. Quest’anno abbiamo iniziato ad affrontare argomenti che non avevo mai fatto prima e nonostante le difficoltà iniziali, grazie all’aiuto delle nostre professoresse Marta ed Helena, riesco a capirli abbastanza bene. In terzo si inizia anche la letteratura spagnola. Non l’avevo mai studiata prima, tranne qualche accenno alle scuole medie. Sono molto interessata alla letteratura che ci propone la prof. Helena, e non vedo l’ora di iniziare lo studio dei singoli poeti, per sapere come si strutturava il pensiero poetico nella Spagna di molti secoli fa. Con la prof. Marta invece facciamo grammatica e molto spesso lei ci propone dei giochi divertenti per mettere in pratica le nozioni teoriche e non rendere le lezioni troppo pesanti. La scorsa lezione abbiamo ascoltato delle canzoni davvero belle, mentre dovevamo sottolineare nei testi i verbi i verbi di nostra conoscenza. Quindi, oltre ad essere una lezione più divertente del solito, è stata anche una lezione mirata al ripasso di quanto già appreso. Avere una prof. giovane come Marta per me è molto utile, perché magari avendo finito da poco tempo il liceo, riesce a capirci un po’ di più, unendo l’utile al dilettevole e permettendoci di vedere lo spagnolo non solo come una materia scolastica da studiare sui libri, ma come una lingua viva, che può e deve essere utilizzata quotidianamente.
Rebecca Venturini, III superiore
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