Carta, rame e alluminio: questi erano i materiali che Alessandro Volta utilizzò nel 1799 per costruire una pila fatta in casa!
Questa mattina, durante l’ora di scienze, abbiamo avuto la grandiosa idea di ricreare ciò che è stato fatto più di due secoli fa! Ognuno di noi ha portato dieci monete da cinque centesimi, perché sovrapponendo rame, carta e alluminio in sequenza, si viene a formare una specie di “pila” che, creando una differenza di potenziale, genera elettricità.
Nel nostro caso accende un led. Ciò accade perché lo zinco ha una carica minore di elettroni rispetto al rame, e di conseguenza le cariche di quest’ultimo si spostano verso lo zinco, attraverso un panno imbevuto di acido, aumentando così la differenza di potenziale.
Ecco come si è svolta la giornata: la prof di scienze Gabriella ci ha assegnato il compito di ritagliare dei cartoncini in piccoli cerchi da immergere nell’acqua salata. Poi, abbiamo fatto la stessa cosa con l’alluminio. Inizialmente, l’alluminio scarseggiava, quindi ne abbiamo preso un po’ da un sacchetto della merenda per la festa di Carnevale! Infine, uno per volta, siamo andati alla cattedra per testare il funzionamento con un amperometro e il led. Fortunatamente, tutto ha funzionato!
È stato bello sentirci “elettricisti” per un giorno. Ciò, però, non è bastato a tutti: alcuni di noi hanno voluto unire le pile per aumentare ancor di più la differenza di potenziale e, mettendo un led ad alto voltaggio, abbiamo visto che quella “pila” è riuscita a generare una differenza di potenziale così alta da accendere anch’esso.
Alcuni di noi sono addirittura stati colpiti da una piccola scossa elettrica!
Al termine dell’ora, prima che suonasse la campanella, la prof ci ha mostrato dei video in cui veniva costruita una pila utilizzando un limone! Ma questa vicenda non finisce qui. Infatti, la prof ha assegnato ad alcuni di noi degli esperimenti da fare. Ciò significa che, in futuro, saremo di nuovo degli elettricisti!
Cristian De Angelis e Riccardo Pellei, terza media
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